
In tanti hanno lasciato libri e tablet all’interno della propria scuola e ora, con dopo l’ordinanza del sindaco che chiude gli edifici, non possono entrare per riprenderli.
Eppure sarebbe bastato sospendere la didattica anziché chiudere le scuole. Qualche sindaco lo ha capito e ha impostato l’ordinanza predisponendo proprio una sospensione. Così non è stato per Sora dove il sindaco ha chiuso gli edifici generando, di conseguenza, situazioni assurde.
La Asl – dopo la nota agli amministratori per consigliare loro di fermare le attività didattiche – ha poi inviato ai sindaci addirittura una lettera di precisazioni: “con il termine chiusura – ha spiegato la Asl – ci si riferiva ad uno svolgimento esclusivamente a distanza delle attività didattiche scolastiche”. A sollecitare il sindaco di Sora è stata anche una delle dirigenti scolastiche interessate ma nessuna correzione è stata fatta.
Ecco allora spiegata l’indignazione dei genitori che vorrebbero – giustamente – mettere i propri figli in condizione di poterla svolgere davvero la dad. Per farlo dovrebbero però poter entrare a scuola per prendere gli strumenti necessari alla didattica. Nel frattempo, è caos.