
È come un flashback, anno dopo anno, la caldaia del plesso scolastico di Carnello fa sempre più fatica a riaccendersi e gli alunni delle classi della scuola elementare e della scuola media restano al freddo.
È una costante: ogni qualvolta l’impianto di riscaldamento deve essere riavviato ci sono sempre dei problemi, per cui passano settimane e settimane prima che si riesca a manutendere l’apparato: in effetti sarebbe bastato giocare d’anticipo e provvedere anzitempo. Non è facile seguire la lezione quando si è intirizziti, con le mani gelide: eppure gli operai, già dalla scorsa settimana, hanno fatto diversi sopralluoghi. È probabile che i pezzi di ricambio arrivino da qualche rifornitore a lunga distanza o che le istruzioni siano scritte in aramaico antico, resta il fatto che la caldaia è ancora spenta e le aule sono fredde.
Anche in questa occasione l’amministrazione di Roberto De Donatis dimostra di non riuscire a garantire l’ordinario ed è una vera tristezza quando sono i bambini a pagarne le conseguenze. Una realtà scolastica, quella di Carnello, che dovrebbe essere coltivata e non trascurata: un plesso che può vantare un numero considerevole di iscritti dai comuni limitrofi, il cui prestigio evidentemente viene “raccolto” dalle famiglie ma ignorato da sindaco e delegati. Una superficialità che continua a creare disagi: gli alunni sentono freddo, starnutiscono ripetutamente e, considerata la morsa dell’emergenza sanitaria, le famiglie vengono chiamate ed invitate a riprenderli per portarli a casa. Sindaco De Donatis, tra un social/aggiornamento e l’altro, potrebbe sollecitare la messa in funzione della caldaia?
Sara Pacitto