
La categoria ha voluto dimostrare il proprio disappunto contro il nuovo DPCM, che entra in vigore il prossimo sabato, 16 gennaio.
La protesta è partita dalla Campania, da un nutrito gruppo di ristoratori e baristi, con loro anche i rifornitori, che con decine di veicoli hanno invaso e bloccato le corsie dell’A1, direzione Roma, tra Teano e Cassino, creando innumerevoli disagi alla viabilità stradale. Il corteo si è diviso in due tronconi e si è mosso lentamente. Nella tarda mattinata sono arrivati sul tratto autostradale del basso Lazio. «Vogliamo solo lavorare», è il grido disperato, per chiedere la riapertura delle attività: le restrizioni dettate dell’emergenza sanitaria si fanno sempre più pesanti. La categoria non ha più risorse economiche per poter andare avanti e gli esigui incentivi dello Stato non sono stati utili, nemmeno per tamponare momentaneamente i costi fissi.
Poco dopo le 14:00, il gruppo “Autostrade per l’Italia” segnalava agli automobilisti una coda di oltre 5 km lungo il cassinate. Innumerevoli le chiamate alla Polstrada, tra cui gli autisti di mezzi che trasportavano degenti e bombole di ossigeno. La situazione ha iniziato a ristabilirsi dopo le 16:00, a seguito degli interventi della Polizia Stradale che ha provveduto, mano mano, a far sgombrare l’Autostrada del Sole.
Sara Pacitto