
(di Anna Ammanniti) Si è scritta ieri un’altra assurda pagina di sport, il derby tra Alatri – Ferentino, giocato allo stadio comunale Chiappitto, è stato sospeso in seguito all’esplosione di una bomba carta, che ha provocato lo svenimento del dirigente gigliato Marcello Zera, rimasto a terra stordito e dolorante.
Il Ferentino vinceva 1 a 0 quando è stata lanciata una bomba carta, molto probabilmente dalle tribune, in quanto il fumo dell’esplosione è apparso dietro le panchine. L’uomo è stato trasportato immediatamente all’ospedale e i giocatori in campo hanno deciso di non riprendere a giocare. La partita è stata quindi sospesa al 12’ del secondo tempo per il lancio della bomba carta. Marcello Zera sta meglio, è tornato a casa. È stato visitato e la tac di controllo ha dato esito negativo, se la caverà con sette giorni di prognosi. Il dirigente del Ferentino è ancora molto scosso per la paura, questa mattina è stato visitato dall’otorino, non ci sono lesioni al timpano, al momento ancora non si sa se ci sono traumi sulla mandibola e dalla parte del collo, ma fortunatamente sono escluse complicazioni più gravi. Il figlio Alessandro ringrazia tutte le persone che con telefonate e messaggi hanno espresso solidarietà. Persone del mondo del calcio che si dissociano da simili gesti. Alessandro ringrazia la sua squadra e i giocatori dell’Alatri che hanno deciso di non giocare la partita.
Un segnale forte e chiaro, un segnale che dice no “alla violenza nello sport”. La tifoseria dell’Alatri è recidiva per il lancio di bombe carta, due anni fa successe la stessa cosa durante il derby Alatri – Anagni, del campionato di Promozione. In quell’occasione esplosero due bombe carte, lanciate dal settore locale. Una bomba carta fu lanciata dietro la panchina ospite e il secondo portiere anagnino andò a finire all’ospedale con un forte trauma. Questi gesti di pura inciviltà vanno duramente condannati e combattuti, questi delinquenti prestati al mondo del pallone, vanno immediatamente allontanati dalle strutture sportive. Sono persone che fanno solo male allo sport e diventano pericolosi quando danno sfogo alla propria inciviltà. Questi gesti devono essere prevenuti e controllati, non si può trasformare una partita di calcio in un momento di sfogo delle proprie frustrazioni e di disagio. Nella gara della domenica i calciatori mettono in campo i principi di sano sport e competitività, mettono in campo i sacrifici di un’intera settimana passata tra lavoro ed allenamenti e tutto va letteralmente “in fumo” a causa di delinquenti comuni, che senza rispetto e senza alcuna ragione, decidono di rovinare una giornata di sport, in nome di che cosa? Essendo il fatto recidivo, è richiesta maggiore attenzione da parte degli organi competenti e che queste persone, una volta individuate, vengano allontanate per sempre dagli impianti sportivi, per preservare l’incolumità pubblica. Certa gente non deve mettere più piede dentro le strutture sportive!
Anna Ammanniti