
Dopo il danno, la beffa. Un artigiano anagnino, avendo avuto contatti con una persona risultata positiva, si recava a Frosinone per il tampone alla guida della sua auto appena acquistata.
Dopo la sorpresa: “lei è positivo, deve isolarsi; la seguiremo come da protocollo”, non gli restava che riprendere la via di casa. Per qualche familiare il medesimo responso, per altri l’isolamento fiduciario. Rientrando ad Anagni, il 50enne ha cercato uno spazio dove parcheggiare, essendo titolare di abbonamento mensile per gli spazi delimitati da strisce blu. Non essendo riuscito a trovare uno spazio autorizzato, ha lasciato l’auto in una piazzetta, dove pur non essendo autorizzata la sosta non dava fastidio ad alcuno. Qualche giorno una telefonata lo informava che nel tergicristallo dell’auto erano stati inseriti numerosi biglietti gialli, equivalenti ad altrettante multe. Non potendo uscire di casa, spediva una mail indirizzata al Comando della Polizia Locale; oltre a ripercorrere l’accaduto, specificava che la macchina non poteva essere spostata prima di essere sanificata. Nonostante la comunicazione, però, le multe continuano a fioccare.
Jackal